Che meraviglia. Che gioia. Che bellezza. Matteo Barbi e Matteo Bertoni hanno partecipato ad un’altra giornata memorabile che a fine giugno ha illuminato le pedalate dei tanti ciclisti impegnati in un su e giù fantastico fra i passi dolomitici chiusi al traffico e aperti alla libertà. Una libertà che è non solo di movimento, ma anche di pensiero. E quando i pensieri sono positivi, ecco che il sorriso nasce spontaneo come i crochi sui prati.
Dolomites Bike Day, pedalare sulle strade del Giro e della Maratona senza l’assillo del traffico motorizzato. Un anello di 51 km con un dislivello totale di 1.370 metri intorno al Monte Lagazuoi.
Si inizia a salire. I tornanti sembrano i chicchi di un rosario da sgranare pedalata dopo pedalata. Ciclisti esperti e escursionisti a pedali si allungano sulle strade del mito: qui passa il Giro d’Italia e la Maratona dles Dolomites – Enel qui è di casa. Falzarego, Valparola, Campolongo: ci si può immettere in questo carosello di pura felicità in qualsiasi punto del percorso. Per un giorno non ci sono auto, nemmeno le moto, solo il frusciare silenzioso dei raggi di centinaia di bici.
Non servono iscrizioni, non ci sono obblighi se non quello del rispetto della strada e degli altri ciclisti. Il senso di tutto è gioia condivisa al cospetto delle pareti rocciose che si stagliano imponenti valle dopo valle.