Colleziona imprese nel nuoto ed articoli di giornale la nostra amica e assistita Alice Faccini, che lo scorso sabato 8 luglio si è classificata seconda alla F40 UltraEbre Swim Marathon, nel cuore della Catalogna in Spagna, percorrendo a nuoto 31 Km nel fiume Ebro, il più grande fiume spagnolo.
Alice da un anno a questa parte ha gareggiato e primeggiato in numerose gare in tutta Europa, dalla Catalogna in Spagna al Golfo di Castellabate nel salernitano, dal lago di Bled in Slovenia alle acque del Danubio in Austria, dalle acque di Cipro a quelle del Bosforo in Turchia e tra Scilla e Cariddi nello stretto di Messina. Lo staff Fisiomas rinnova grandi complimenti ad Alice, orgoglio della provincia veronese ed esempio di grinta e tenacia applicata allo sport!
Lasciamo parlare la cronaca!
Estratto da L’Arena del 9 luglio 2023:
L’impresa di Alice: nuota per 31 chilometri nel fiume. «Stremata ma orgogliosa»
31 chilometri a nuoto. È il nuovo traguardo di Alice Faccini, seconda classificata della categoria F40 alla UltraEbre Swim Marathon, nel cuore della Catalogna.
«È considerata una tra le più difficili gare che si tengono in Spagna – racconta la Faccini che si spinge sempre più in là nelle distanze – Non è la semplice discesa dell’Ebro, il più grande fiume spagnolo, è adeguarsi alle sue correnti che cambiano la spinta in continuazione».
Gara estrema, da brivido: «Si parte con il buio da Tivenys: tuffo nel vuoto dai pontili mobili, corrente talmente forte che se guardi il fondo ti gira la testa, l’acqua é calda e la temperatura esterna raggiunge i 38 gradi con pericolo di disidratazione.
Tortosa è a 15 km, li il fiume diventa largo e placido, perde forza», racconta la Faccini, impiegata in un’azienda di Verona.
A 20,5 km è posizionato il primo cancello da supera entro le 5 ore, per non venire eliminati.
«Cambia il vento, la corrente è contraria. Mancano quattro ponti, le braccia sono pesanti, al 27° so che devo nuotare ancora un’ora e non devo mollare. Supero il quinto ponte, quindi manca poco meno di un chilometro all’arrivo ad Amposta».
Alice esce dall’acqua dopo aver nuotato 6 ore e 23 minuti. «Stremata ma orgogliosa», non conta la classifica, ma esser giunta al traguardo. 38 i partecipanti, prevalentemente spagnoli, gli italiani si contano sulle dita di una mano.
Estratto da L’Arena del 3 luglio 2023:
Alice Faccini conquista l’argento nella traversata in acque libere Gran Fondo Italia
Secondo posto nella gara in acque libere per Alice Faccini (M50) alla Gran Fondo Italia dI Castellabate (Sa), dove i 15 km iniziali in linea da Baia Arena alla Spiaggia della Frazione Lago sono stati limati causa maltempo; la veronese è comunque argento nel mare agitato che ha limato la distanza a 10 km nuotati nella splendida cornice della Baia di Ogliastro.
Sale sul podio in 2h36’ nella gara inserita nel circuito open water swimming, giunto alla sua ventesima edizione, organizzato dell’Associazione Punta Tresino.
La Gran Fondo Golfo di Castellabate è una delle tappe del Gran Fondo Italia, circuito italiano che raccoglie diverse manifestazioni di nuoto in acque libere su diverse distanze, anche miglio, 3 km e 5 km. 300 i nuotatori partecipanti tra agonisti e master.
Nutrita e agguerrita anche la rappresentanza argentina che reduce dai successi della prestigiosa Capri-Napoli Open ha proseguito il proprio soggiorno nel Cilento.
«Il match si è svolto a colpi di bracciata e noi italiani abbiamo difeso egregiamente il tricolore; in termini di classifica generale possiamo parlare di un meritato pareggio», commenta soddisfatta la Faccini, pronta per un’altra lunga traversata.
Estratto da L’Arena del 30 gennaio 2023:
Alice regina dei ghiacci, tre ori nelle acque gelide della Slovenia
Alice Faccini ha scoperto il piacere di nuotare in acque gelide, nonostante le glaciali criticità. Così dopo le gare in Austria, la 44enne veronese si è immersa nei 5.5 gradi: «Forse qualcosa meno avendo nevicato il giorno prima», del lago di Bled, in Slovenia, nella tappa mondiale dell’Iwsa che ha richiamato atleti da tutto il Mondo.
Campionato mondiale, tre ori nel circuito dell’International winter swimming world: prima gara i 200 stile libero a gareggiare solo contro se stessa e a provare sul proprio corpo «l’ebbrezza dell’acqua gelata, Mi sono detta che essendo l’unica a tuffarmi avrei vinto con qualsiasi crono». 3’05”, vietato fare un qualsiasi confronto con una nuotata in piscina dove non c’è il freddo a frenare bracciate e gambata. A 5° l’acqua ingrippa ogni movimento e ogni volta che si immerge la testa il gelo colpisce con una stilettata che parte dal capo e arriva al collo.
«La prova è andata bene anche se il freddo mi ha lasciato sfinita bloccandomi lo stomaco e nonostante fossi fisicamente a terra ho voluto comunque prendere parte ai 100 stile: eravamo in tre al via, medaglia garantita»; prima in 1’30.
Oro anche nei 50 stile, otto partenti, 39”40 davanti a tutte: «Temevo le due svedesi, invece ho fatto uno spolverone. Tempi migliori? Hanno influito diverse variabili». Faccini racconta che ha iniziato ad allenarsi nelle acque fredde un mese fa, e forse per l’inesperienza deve ancora imparare a gestire una temperatura più bassa. «Il freddo influisce sulla respirazione e sulla muscolatura. Se in piscina nella distanza dei 50 metri respiro due volte a vasca, nell’ice swimming si riduce notevolmente la forza nella trazione della bracciata e vado in affanno. Da fondista le distanze brevi non mi appartengono».
Nella sauna dove al termine della gara gli atleti si rifugiano per il recupero muscolare, Alice ha potuto confrontarsi con le avversarie. «In questa specialità le atlete più forti sono le tedesche e le estoni, di alto profilo e con una lunga tradizione».
Estratto de L’Arena dell’11 gennaio 2023:
Alice nuota nel Danubio a 5,4° e vince l’Ice Bears Trophy
Brrr! Sembra una giornata di primavera, ma l’acqua della piscina ricavata da un braccio del Danubio è di 5,4°. Alice Faccini che ha già alle spalle la traversata di Messina, del Bosforo e la lunga nuotata di Cipro, alza l’asticella delle sue imprese e con il solo costume da gara, occhialini, i tappi nelle orecchie e la cuffia di silicone, si immerge nelle acque gelide per la gara dei 50, e dei 100 metri stile libero dell’Ice Bears Trophy dell’International Ice Swimmin, tappa del campionato austriaco.
Quattro vasche da 25 metri in 1’29” per la 44enne veronese, vincendo nettamente davanti all’austriaca Hausmann 1’53” e 8 anni più giovane. Più che del crono, Alice Faccini parla delle sensazioni provate, «non dissimili a quelle dell’annegamento, per cui ho iniziato a nuotare e sbattere le gambe per evitare i crampi e aiutare le braccia appesantite dalle contrazioni muscolari; quasi impossibile mettere la testa sotto, pareva che mi entrassero nel cervello degli spilli».
Sensazioni terribili e intense nel contempo, «quando sono entrata nella tinozza dell’acqua calda per il recupero muscolare ero felice, e carica di adrenalina già pensavo ai prossimi appuntamenti». In calendario i 500 metri sul lago di Bled in Slovenia dove la temperatura dell’acqua può scendere a 4°.
Estratto da L’Arena del 9 novembre 2022:
Alice Faccini, dopo Messina e Bosforo, vince anche nelle acque di Cipro
Altra gara per Alice Faccini, e altro podio. Bellissimo risultato alla Oceanman Race Aya Napa, la 10 km di Cipro: si è imposta nella categoria M40 in 2h33′, nona nella classifica assoluta dove è seconda fra le donne.
«È stato come nuotare in piscina ma senza cloro. Un mare splendido e le condizioni marine ottimali», racconta la veronese, impiegata in un’azienda di San Giovanni Lupatoto, che si allena tutti i giorni un’ora e mezza alla piscina dello Sporting Club Verona, un po’ con i master molto di più con gli agonisti, seguita da Claudio De Monte e Davide Cerpelloni. «Mi serve un allenamento ben strutturato per poter competere in gare come queste, arrivo sempre un po’ tirata a fine giornata, ma felice. Poi i risultati delle competizioni fanno il resto».
Alice Faccini ha partecipato a numerose gare le classiche del territorio, Salò, Sirmione o la Venice Open Water, fino alle suggestive, lo Stretto di Messina o la traversata del Bosforo, salendo sempre sul podio.
Prossimo obiettivo? «Non lo dico per scaramanzia, vediamo se riesco ad entrarci anche come riserva perché per partecipare è richiesto un curriculum sportivo importante».
Estratto de L’Arena del 21 agosto 2022:
Alice e Germano, coppia da podio nella Bosphorus Cross Continental Swimming Race
Non solo ce l’hanno fatta, ma questa volta salire sul podio è stato ancora più un atto di forza, di volontà, incredibile a immaginarlo alla vigilia. Alice Faccini e Germano Bolzoni hanno concluso i 6.5 km della suggestiva traversata del Bosforo con un ottimo crono, lei in un’ora e nove secondi, risultato che vale l’oro nella categoria M40 e 23° posto assoluto fra le 500 concorrenti, lui in 57’43” è bronzo M55 e 66° assoluto battendo la concorrenza di 1500 avversari.
Piazzamenti inattesi per i due veronesi che hanno recentemente nuotato lo Stretto di Messina, altrettanto affascinante ma con numeri di gara nettamente inferiori. Perfetta anche la macchina organizzativa del Comitato Olimpico turco in una manifestazione che si svolge annualmente dal 1989 e richiama atleti da 55 Paesi, di tutte le età: dai giovani classe 2008, al senatore Sami Gemicioğlu classe 1938, da tempo di casa. La Bosphorus Cross Continentale Swimming Race prevede la partenza da Kanlica sul lato asiatico ed arrivo a Kuruçeşme Cemil Topuzlu Park sul lato europeo. Soddisfatti ma non completamente appagati.
Alice Faccini, impiegata in un’azienda di San Giovanni Lupatoto, è tesserata per lo Sporting Club Verona seguita da Claudio De Monte, Germano Bolzoni funzionario di banca si allena al centro federale con Alessandro Poli tecnico della Nuoto Master, hanno in mente altre traversate.
Estratto de L’Arena del 31 luglio 2022:
Germano e Alice, sei chilometri di bracciate tra Scilla e Cariddi: «Spettacolare»
1h19′ lui, 1h29” lei. Tanto ci hanno impiegato a nuoto Germano Bolzoni e Alice Faccini ad attraversare lo Stretto di Messina, nella 58ª edizione organizzata dalla Federnuoto e che ha visto la partecipazione della guardia marittima, e dei residenti delle due sponde. Quella siciliana con la partenza da Capo Peloro (Messina) e quella calabrese con il traguardo posto a Villa San Giovanni.
Alice ha 44 anni, è tesserata per lo Sporting Club Verona dove è seguita da Claudio De Monte, Germano al Centro federale da Alessandro Poli, d’estate i loro allenamenti si spostano sul lago di Garda. Hanno affrontato sei chilometri di bracciate costeggiando la costa siciliana verso la Calabria, a Capo Peloro sono stati affiancati dalla barca d’appoggio, poi hanno iniziato l’attraversamento dello Stretto seguendo le boe fino all’arrivo, posto nella banchina di ingresso del Porticciolo Turistico di Villa San Giovanni.
Alla partenza sono stati accolti da un nubifragio, hanno affrontato correnti fredde e contrarie, lottato contro le onde e gli avversari, ma ce l’hanno fatta. I più veloci fra i partecipanti hanno concluso la gara intorno all’ora, 59’54” il vincitore Pasquale Sanzullo, Sofie Callo 1h01’12. «Per chi ama le acque libere, è un’esperienza che consigliamo. Nuotare al lago dopo una giornata di lungo lavoro è rilassante, farlo attraversando lo Stretto di Messina, fra pioggia battente e raggi di sole, scorgendo verso l’arrivo il castello di Scilla, è spettacolare», raccontano i due protagonisti.